Presentata alla Camera dei Deputati la petizione di Anp-Cia

Marzo 2016

Si chiede l’aumento delle pensioni minime: oltre 100 mila firme raccolte su tutto il territorio nazionale.

L’Anp – Associazione nazionale Pensionati della Cia, nei giorni scorsi alla Camera dei deputati ha illustrato la petizione per l’aumento delle pensioni basse. A ricevere la delegazione di Cia-Agricoltori italiani e Anp-Associazione nazionale pensionati il vicepresidente della Camera, Onorevole Marina Sereni.

“La raccolta delle firme -hanno spiegato Cia e Anp- è partita nel maggio scorso su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, il Parlamento, il Governo, i partiti, sono state raccolte oltre 100.000 le adesioni per chiedere al Governo: l’aumento delle pensioni minime; l’estensione del bonus di 80 euro ai pensionati al di sotto dei 1.000 euro mensili (oltre l’80 per cento dei pensionati iscritti all’Anp-Cia ha una pensione che oscilla da un minimo di 502 a 1.000 euro mensili); l’ampliamento delle aree esenti da tasse; una sanità pubblica più efficiente con la medicina integrata, anche per chi vive nelle zone rurali; interventi per la non-autosufficienza”.

Un’iniziativa nata, hanno evidenziato inoltre Cinzia Pagni e Vincenzo Brocco, per richiamare le Istituzioni e le forze politiche su un tema centrale per la sostenibilità del tessuto sociale del Paese.

“Per questo -hanno spiegato Anp e Cia- si è ritenuto di non scendere in piazza ma di aprire un confronto costruttivo sulla situazione precaria nella quale tanti pensionati sono oggi costretti a vivere (parliamo di agricoltori, ex mezzadri, ex contadini, ex coloni, braccianti) donne, uomini che dopo una vita di lavoro nei campi percepiscono una pensione mensile chi si aggira intorno ai 500 euro, in molti casi una pensione integrata al minimo”.

Dal canto, suo la vice presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, ha sostenuto la legittimità delle istanze contenute nella petizione proposta, valutando ragionevole la proposta di aumentare di 80 euro le pensioni minime. “Dobbiamo -ha concluso la Sereni- selezionare le priorità per affrontare, una per volta, le problematiche più urgenti del Paese”.

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