Luglio 2014
Mirco Villa
DALLA REDAZIONE – Il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è emerso con evidenza negli ultimi tempi per via di una crescita culturale e una frequenza di infortuni a volte molto gravi, che interessano vari comparti produttivi del nostro paese.
Il settore agricolo è uno tra i settori a più alto rischio per l’elevato impiego di mezzi meccanici nelle ordinarie attività lavorative e per la gravità e la frequenza degli infortuni.
A livello legislativo il Testo Unico sulla Sicurezza ha introdotto importanti novità per il comparto agricolo. In particolare le disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, l’utilizzo di attrezzature di lavoro a norma e Dispositivi di Protezione individuale (Dpi) adeguati ai rischi.
La prevenzione e la sicurezza sul lavoro costituiscono quindi un aspetto estremamente rilevante nella conduzione di un’azienda agricola. Oggi il Testo unico (Tu) impone un “modello organizzativo” diretto alla sistematica individuazione e rimozione o diminuzione dei fattori di rischio presenti per tutti coloro che vi operano. Nello specifico gli obiettivi del Tu si riassumono in valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza, eliminazione/riduzione dei rischi, idonea scelta delle attrezzature, corretta ed adeguata formazione, informazione e addestramento dei lavoratori, limitazione dei lavoratori esposti al rischio, al controllo sanitario periodico dei lavoratori, attuazione di misure di emergenza in caso di primo soccorso, lotta antincendio.
Tra i rischi potenzialmente più gravi connessi all’uso della trattrice agricola, meritano una particolare attenzione quello di ribaltamento ovvero la capacità di sollevamento, la struttura di protezione contro il capovolgimento e il sistema di ritenzione del conducente. Altro rischio è quello di avvolgimento su organi in movimento, il montaggio della protezione sulla presa di potenza o il contatto con le cinghie di trasmissione e di ventilazione. Altri rischi sono legati alla salita e discesa dal mezzo, ai punti caldi, ma anche all’impianto idraulico e frenante. Pertanto occorre verificare che le trattrici aziendali e le altre macchine semoventi siano provviste di strutture di protezione del posto di guida in caso di ribaltamento (telaio o cabina), dei sistemi di ritenzione del conducente (cinture di sicurezza). Le prese di potenza e gli alberi cardanici devono essere dotati di apposite strutture protettive (scudo, catenella, ecc.), gli organi in movimento (ventole, cinghie) siano protetti contro il contatto accidentale, i collettori e le marmitte siano dotati di strumenti di protezione contro il contatto. Esistono sulle trattrici aziendali scalette o sistemi analoghi che consentano un facile acceso al posto di guida.
Adeguare le macchine agli standard di sicurezza
Un valido supporto all’adeguamento delle trattrici agricole ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro sono le linee guida prodotte dal gruppo di lavoro coordinate dall’Inail che evidenziano che tutti i trattori agricoli o forestali a ruote o a cingoli devono rispettare alcuni parametri. Allo stato delle conoscenze attuali i principali sistemi di prevenzione a fronte del pericolo di ribaltamento sono essenzialmente rappresentati da dispositivi di prevenzione di tipo passivo, cioè finalizzati non ad evitare il verificarsi dell’evento pericoloso quanto piuttosto a limitare l’entità delle eventuali conseguenze a carico del conducente.
I dispositivi di protezione generalmente adottati nel caso dei trattori agricoli o forestali si basano sul principio di preservare un determinato “volume di sicurezza” o “zona libera”, mantenendo l’operatore al suo interno durante l’intero svolgimento del capovolgimento. In tal modo, il rischio per l’operatore di essere schiacciato tra le parti costituenti il trattore (e/o la struttura di protezione stessa) ed il suolo può essere ragionevolmente escluso. Per conseguire questo risultato, pertanto, occorre che il trattore sia equipaggiato con: un dispositivo di protezione in caso di capovolgimento, ossia una struttura sufficientemente rigida installata sul mezzo, avente essenzialmente lo scopo di garantire un volume di sicurezza destinato a contenere l’operatore (telaio di protezione) e un dispositivo di ritenzione che, indipendentemente dalle condizioni operative, trattenga l’operatore entro il volume di sicurezza (cintura di sicurezza).
Il Gruppo di lavoro coordinato dall’Inail ritiene molto importante la protezione di elementi mobili accessibili del mezzo che possono potenzialmente rappresentare una fonte di pericolo in caso di contatto non intenzionale.
Essi sono riconducibili essenzialmente a:
- presa di potenza;
- cinghie per la trasmissione del moto;
- ventola del sistema di raffreddamento;
- elementi che possono determinare pericolo di pizzicamento e cesoiamento;
- altri organi in movimento.
Secondo quanto previsto dal Testo Unico della sicurezza, gli elementi mobili di un’attrezzatura di lavoro che presentano rischi di contatto meccanico che possono causare incidenti devono essere dotati di protezioni o di sistemi protettivi che impediscano l’accesso alle zone pericolose o che arrestino i movimenti pericolosi prima che sia possibile accedere alle zone in questione.
Le protezioni ed i sistemi protettivi devono essere di costruzione robusta; non devono provocare rischi supplementari; non devono essere facilmente elusi o resi inefficaci; devono essere situati ad una sufficiente distanza dalla zona pericolosa; non devono limitare più del necessario l’osservazione del ciclo di lavoro; devono permettere gli interventi indispensabili per l’installazione e/o la sostituzione degli attrezzi, nonché per i lavori di manutenzione, limitando però l’accesso unicamente al settore dove deve essere effettuato il lavoro e, se possibile, senza che sia necessario smontare le protezioni o il sistema protettivo.
Le cinghie per la trasmissione del moto, la ventola del sistema di raffreddamento ed altri organi in movimento accessibili devono essere dotati di protezioni progettate, costruite e posizionate in modo da impedire che parti del corpo raggiungano le zone pericolose. Possono essere utilizzate protezioni rigide non forate o griglie.
Inoltre le parti di un’attrezzatura di lavoro a temperatura elevata devono, ove necessario, essere protette contro i rischi di contatti o di prossimità a danno dei lavoratori.
Nei trattori agricoli o forestali le parti calde che possono comportare un potenziale rischio di ustione sono: il sistema di scarico dei gas esausti; la superficie calda del cilindro e della testata; la scatola del cambio e della frizione.