PARMA – Simone Basili, agricoltore 37enne di Fidenza, è il nuovo presidente di Cia Parma. Al suo fianco, come vicepresidente, ci sarà Valter Bertoncini. Basili, laureato in Scienze e tecnologie agrarie all’Università Cattolica di Piacenza, dal 2010 guida, insieme alla madre Gabriella Mirani, l’agriturismo Viantiqua di Fornio di Fidenza, nel quale gestisce anche l’allevamento per la produzione delle carni per l’agriturismo e cura i terreni per la produzione di ortaggi, cereali e foraggi. In passato è stato consigliere Apa e, negli ultimi quattro anni, è stato componente della giunta di Cia Parma. “Al mondo agricolo serve innovazione – ha dichiarato – non solo tecnologica, ma soprattutto di idee affinché l’agricoltura sia al centro del processo produttivo. Sono convinto che si debba puntare non tanto sulla quantità, ma sulla qualità e sulla tipicità: elementi distintivi della nostra provincia. Questi risultati si possono perseguire attraverso l’associazionismo e l’unione di intenti”.
L’elezione di Basili è arrivata al termine di un’assemblea, condotta dal direttore Guido Baratta, contraddistinta da un’ampia panoramica su tutti i temi dell’agricoltura parmense.
“Negli ultimi 10 anni l’agricoltura ha riconquistato un ruolo da protagonista e di settore trainante dell’economia”, ha dichiarato nella relazione la presidente uscente Ilenia Rosi.
Tante le autorità presenti: tra loro il deputato Giuseppe Romanini, che ha parlato dell’incremento del numero di giovani che si avvicinano all’agricoltura, e la deputata Patrizia Maestri, che ha sottolineato come il settore primario sia trainante per l’economia italiana.
Significative le parole del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, socio Cia Parma, Nicola Bertinelli: “Il mercato non è una catastrofe naturale, bensì il risultato delle scelte che si fanno. Per questo dovremo essere bravi ad aprire nuovi spazi, a creare condizioni affinché si possano collocare le 350 mila forme in più prodotte negli ultimi due anni. Ma dovremo anche essere bravi a trovare gli strumenti, in breve tempo, per controllare la crescita e congelare la produzione ai livelli del 2017”.
All’assemblea hanno partecipato anche il delegato provinciale alle Attività produttive Gianpaolo Cantoni, il presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini, il tecnico dell’Oi Pomodoro da industria Lorenzo Mantelli e l’apicoltrice Armanda Manghi. Conclusioni affidate al vicepresidente regionale Antenore Cervi: “L’elemento chiave è l’unità del mondo agricolo facendo aggregazione ed innovazione”.