Torrenti e fossi di scolo esondano nel riminese

febbraio 2015

RIMINI – Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 febbraio in seguito alle abbondanti piogge e, soprattutto a causa dei fortissimi venti da nord-est, in molte aree della provincia di Rimini si sono registrate esondazioni con ingenti danni a coltivazioni e strutture.

Le precipitazioni hanno raggiunto il valore di circa 50 mm in poche ore ma la causa che ha scatenato le inondazioni è da attribuirsi al fatto che i venti di bora e grecale non hanno permesso ai corsi d’acqua di riversare in Adriatico le piogge cadute durante le 24 ore.
Si sono riscontrati allagamenti a Santarcangelo in frazione San Martino dei mulini dove la “fossa dei mulini” è esondata dall’argine destro.
A Ospedaletto di Coriano a uscire dall’alveo è stato il torrente Marano, anche qui l’argine di destra non è riuscito a contenere l’onda di piena e vaste aree a seminativo e a vigneto sono state sommerse dalle acque.
La situazione più grave, però, si è avuta in prossimità della foce dell’Uso nelle località di San Vito di Rimini e Bellaria.

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