Verso una semplificazione della Politica agricola comune?

BRUXELLES – Norme più flessibili e meno burocrazia: sono i miglioramenti delle regole in campo agricolo dell’Ue che entreranno in vigore il 1º gennaio 2018 in seguito all’adozione, da parte del Consiglio dei ministri dell’agricoltura e del Parlamento europeo, della parte del regolamento “Omnibus” relativa all’agricoltura e allo sviluppo rurale. Questo provvedimento – si legge in una nota della Commissione europea – modifica il regolamento finanziario che disciplina l’esecuzione del bilancio dell’Ue nonché 15 atti legislativi che riguardano vari settori, incluso quello dell’agricoltura.

Il regolamento “Omnibus” , precisa ancora la nota, semplifica e rafforza le attuali norme dell’Ue su un’ampia gamma di questioni del settore agricolo, dalla gestione del rischio al sostegno ai giovani agricoltori, ed è l’ultima di una serie di misure di semplificazione e modernizzazione attuate dalla Commissione.
Il regolamento include in particolare:

  • un maggiore sostegno alla posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. Le nuove norme includeranno clausole di ripartizione del valore da negoziare per ciascun settore di prodotti e concederanno per la prima volta agli agricoltori il diritto di chiedere un contratto scritto (a meno che la transazione non avvenga con le PMI).
  • una semplificazione degli strumenti di gestione del rischio per assistere gli agricoltori, tra cui uno strumento di stabilizzazione del reddito per settore, nonché miglioramenti dei regimi di assicurazione che consentiranno compensazioni fino al 70% per gli agricoltori il cui reddito o la cui produzione subiscono una riduzione di almeno il 20%.
  • regole più chiare che disciplinano l’intervento sui mercati, consentendo alla Commissione di agire rapidamente per affrontare le carenze del mercato senza far ricorso a misure di intervento pubblico o di ammasso privato.
  • una maggiore flessibilità per gli Stati membri a sostegno di settori specifici di importanza economica, sociale o ambientale tramite il sostegno accoppiato facoltativo, anche quando questi settori non sono in crisi.
  • norme più chiare in materia di sostegno per gli agricoltori, in particolare grazie a una maggiore flessibilità sulla definizione di “agricoltore attivo” e a maggiori incentivi per i giovani agricoltori, con un aumento dal 25% al 50% dei pagamenti supplementari e con la garanzia che tutti i giovani agricoltori possano beneficiare interamente del periodo quinquennale di assegnazione per questi pagamenti, indipendentemente da quando ne facciano richiesta entro i primi cinque anni del loro insediamento.
  • miglioramento delle misure ambientali, incluse la semplificazione delle norme in materia di diversificazione delle colture e l’aggiunta di tre nuovi tipi di area di interesse ecologico incentrati sulle colture che fissano l’azoto, per offrire agli agricoltori e alle autorità nazionali maggiori opzioni in funzione della loro situazione specifica.

La proposta ‘Omnibus’

Adottata dalla Commissione nel settembre 2016, la proposta “Omnibus” comprende una serie di modifiche del regolamento finanziario nonché emendamenti di altri regolamenti che disciplinano la spesa, tra cui i quattro regolamenti della PAC, con l’obiettivo di dare impulso alla tanto necessaria semplificazione dell’attuazione di questa politica sulla base dell’esperienza acquisita a partire dall’ultima riforma della Pac, adottata nel 2013.
A seguito di intensi negoziati nell’ambito di quattro triloghi svoltisi nell’estate e nell’autunno 2017, la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sulle disposizioni agricole il 12 ottobre 2017. Tenuto conto del fatto che i negoziati su altre parti della proposta “Omnibus” devono essere ancora finalizzati e della volontà espressa da molti Stati membri di attuare quanto prima le proposte approvate, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno accettato di scindere le disposizioni agricole del regolamento “Omnibus” e di adottarle come un regolamento autonomo che entrerà in vigore al massimo il 1º gennaio 2018.

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