Agricat per richiedere indennizzi dei danni causati dagli eventi catastrofali

grandine

Fulvio Orsini, Ufficio tecnico regionale Cia

DALLA REDAZIONE – Novità della programmazione Pac 2023-2027 è stata la costituzione e la conseguente introduzione del fondo mutualistico Agricat per il rimborso dei danni alle produzioni, dovuti gli eventi catastrofali (alluvione, gelo/brina e siccità). Lo strumento che è stato istituito con la Legge n° 234 del 30 dicembre 2021, ha visto il 2022 come anno di prova e sperimentazione su 13 province e 12 prodotti test, per la nostra regione le provincie interessate sono state Ferrara con le pere e Ravenna con le albicocche, per poi diventare definitivamente operativo con l’anno 2023.

La funzione di Agricat è quella di garantire a tutti gli agricoltori la copertura in caso di eventi catastrofali e si conferma anche per l’anno 2024 l’unico strumento da utilizzare per richiedere i danni alle produzioni causati ad gelo/brina, siccità o alluvione.
Agricat, come Nuovo fondo mutualistico nazionale, conta su una dotazione finanziaria di circa 350 milioni di euro l’anno, costituita da fondi comunitari, nazionali e privati, da utilizzare per risarcire le imprese agricole che subiscono danni alle produzioni a seguito di eventi climatici catastrofali.
Il fondo Agricat, per come attualmente è strutturato, non prevede rimborsi per i danni alle produzioni causati per esempio, dalla grandine o dal vento forte, per i quali occorre avere puntuale copertura assicurativa.
Come sopra evidenziato il Fondo è finanziato dal 70% da fondi pubblici e al 30% da fondi privati, ovvero dagli stessi agricoltori, attraverso un prelievo obbligatorio dai contributi del Primo Pilastro Pac (trattenuta del 3% sulla Domanda Unica).
Agricat è uno strumento complementare alla gestione del rischio così come la conosciamo oggi (M17 vecchia programmazione, SRF01 nuova programmazione).

Chi sono i beneficiari di Agricat?

L’articolo 4 del regolamento di Agricat, prevede che, per poter accedere al fondo, gli Agricoltori beneficiari devono soddisfare i sottostanti requisiti:
a) essere stati beneficiari dei pagamenti diretti della Pac 2023-2027 (Domanda Unica) per l’anno di adesione al Fondo; (Aver presentato Domanda Unica)
b) essere agricoltori attivi come previsto da Regolamento Comunitario;
c) essere imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 cc;
d) essere iscritti nel Registro delle imprese;
e) essere titolari di Fascicolo di anagrafe aggiornato e Piano colturale grafico dell’anno di riferimento.

Come Funziona Agricat?

Dal punto di vista pratico, l’agricoltore che subisce un danno dovuto a un evento catastrofale, entro 10 giorni dall’evento e senza la necessità di attendere delimitazioni territoriali da parte della pubblica amministrazione, per il tramite del proprio Caa di riferimento deve compilare la denuncia sul portale Agricat.
Successivamente alla denuncia i periti di Agricat effettueranno sopralluoghi a campione tra le aziende che hanno compilato la domanda Agricat, per effettuare la stima della percentuale di danno con la quale verrà redatta la perizia di area. Il calcolo della percentuale di danno che sarà applicata all’azienda si differenzierà a seconda se il produttore ha assicurato le sue produzioni o meno. Se l’agricoltore NON ha assicurato le proprie produzioni, la percentuale di danno sarà determinata attraverso la perizia di area, ovvero al danno medio territoriale, al contrario, se l‘azienda ha assicurato, la percentuale di danno applicata sarà quella indicata nella perizia “puntuale” del perito della compagnia assicurativa.
Come riportato nella tabella sottostante tratta dalle circolari Agricat, l’operatività del fondo si differenzia per franchigia, soglia di danno e limite di indennizzo in funzione delle tipologie colturali.
È sicuramente utile ricordare cosa si intende per:

  • Soglia, il limite minimo della percentuale del danno per accedere al fondo;
  • Franchigia, l’importo minimo del danno che rimane a carico del produttore, ovvero la parte che non viene risarcita dal fondo;
  • Limite di indennizzo, l’importo massimo corrisposto per il sinistro
    Come si è potuto notare dalla tabella nella pagina precedente, per l’annualità 2023, Agricat è intervenuto non solo con franchigie e limiti di indennizzo differenziati per gruppi di prodotto (permanenti, orticole e vivai e seminativi), ma riconoscendo inoltre una premialità in favore degli agricoltori nuovi assicurati.

Come si calcola il danno di Agricat?

Va evidenziato fin da subito che calcolare l’indennizzo che i produttori devono percepire dal fondo non è facilissimo, e per aiutarci utilizzeremo gli schemi che sono riportati negli “Esempi di calcolo del Pgra 2023” redatto da Agricat prendendo come coltura il melo (Pgra: Piano gestione dei rischi).
Metodologia di calcolo indennizzi senza assicurazione:
– Valore coperto da Agricat: valore Indice per coltura come da Prga (Piano Gestione dei Rischi per l’Agricoltura) moltiplicato per la superficie denunciata.
– Indennità Agricat (risarcimento dato da Agricat): limite di Indennizzo sottratto della Franchigia moltiplicato per il Valore coperto da Agricat.
– Valore della perdita: percentuale danno periziato con perizia d’area moltiplicato per il Valore coperto da Agricat.
– Valore risarcito totale: corrisponde all’indennità di Agricat.

Metodologia di calcolo indennizzi con assicurazione:

– Valore coperto da Agricat: valore Indice per coltura come da Prga (Piano Gestione dei Rischi per l’Agricoltura) moltiplicato per la superficie denunciata.
– Indennità Agricat (risarcimento dato da Agricat): limite di Indennizzo sottratto della Franchigia moltiplicato per il Valore coperto da Agricat (il limite di indennizzo è variabile a seconda di “vecchio” o “nuovo” assicurato).
– Valore della perdita: percentuale di danno periziato dalla Compagnia moltiplicato per il Valore assicurato.
– Valore risarcito totale: corrisponde all’indennità di Agricat a cui sommare il valore risarcito dalla polizza.
L’erogazione dei contributi è prevista nella primavera dell’anno successivo a quello degli eventi calamitosi, nello specifico, l’erogazione dei contributi per l’anno 2023 dovrebbe avvenire indicativamente tra il mese di marzo/aprile 2024.
Quanto sopra descritto è relativo alla gestione “ordinaria” di Agricat.
Considerata la portata eccezionale dell’alluvione che ha colpito la nostra regione nel maggio 2023, per questo evento sono state derogate alcune regole generali di Agricat.
Nello specifico:
non è stata prevista una soglia minima di danno per accederei ai rimborsi;
– si prevede il riconoscimento fino al 100% del danno subito;
– sono stati assegnati fondi dedicati appositamente (50 milioni di euro);
– unico requisito dell’agricoltore: era la presenza del Fascicolo di Anagrafe e del Piano Colturale.
Come indicato nel titolo, Agricat anche per l’anno 2024 si conferma lo strumento da utilizzare per richiedere i danni alle produzioni dovuti dagli eventi catastrofali.

Ma vi saranno modifiche rispetto alla struttura di Agricat 2023?

Stante alle voci informali delle ultime settimane, sembrava vi fossero alcune modifiche anche di una certa rilevanza sulla struttura Agricat 2023, quali per esempio la possibilità che il fondo potesse intervenire anche sul “secondo rischio”, che poi nel corso del tempo si sono andate affievolendo.
Solo con l’uscita del Piano individuale del rischio valevole per la campagna 2024 che è in corso di definizione in questi giorni, sapremo definitivamente se e quali saranno le novità della struttura Agricat 2024, anche se sembra sicura la differenziazione del fondo oltre che in base alle tipologie colturali l’introduzione di una differenziazione tra le imprese del nord e del centro sud.

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