Apicoltura, la smielatura estiva sarà una incognita

Alessandra Giovannini
A settembre il quadro sicuramente più preciso dell’annata 2022 per la produzione del miele, intanto, l’indagine produttiva ed economica dell’Osservatorio Nazionale Miele effettuata dalla rete di rilevatori dell’Osservatorio tramite interviste mensili ad apicoltori professionisti su tutto il territorio nazionale.
“Nel mese di giugno – si legge nel report appena pubblicato – gli apicoltori hanno posato i melari per i raccolti estivi ed effettuato le operazioni di smielatura dei raccolti primaverili.
In linea generale le buone condizioni delle famiglie dovute ad un mese di maggio di disponibilità nettarifera hanno favorito l’attività delle api sulle fioriture di tiglio, castagno, coriandolo, ailanto ed altre essenze vegetali di inizio estate ma i raccolti hanno risentito delle alte temperature e della siccità.
Visto lo scenario meteorologico, in molte zone del Paese non si prevedono più raccolti rilevanti per il resto dell’estate e i prossimi mesi saranno potenzialmente critici”.
I dati dell’Emilia Romagna
I dati aggiornati sulla produzione di miele di acacia evidenziano una discreta variabilità produttiva e una media a livello regionale di circa 14 kg/alveare. I risultati migliori sono stati ottenuti in provincia di Piacenza dove sono state rilevate produzioni anche di 20 kg/alveare, mentre le rese più basse sono state registrate in provincia di Forlì-Cesena con rese di 8-10 kg/alveare.
La produzione di tiglio di città è stata da scarsa a quasi nulla con i risultati migliori nella provincia di Piacenza dove le rese sono comprese tra i 5 e i 10 kg/alveari, e produzioni inferiori nelle province di Forlì e Ravenna dove il tiglio si è mescolato ad altri nettari.
I raccolti di castagno sono ancora in corso.