Alessandra Giovannini
Giunge alla settima edizione il Rapporto Agriturismo e multifunzionalità, realizzato nell’ambito delle attività della Rete rurale nazionale che continua a proporsi come strumento di orientamento, conoscenza e analisi del comparto. Nel 2022 le aziende agrituristiche attive sono 25.849 (+1,8% rispetto al 2021); la crescita maggiore si verifica nel Nord-Ovest (+2,7%) e nel Nord-Est (+2,4%). Nel 2004 le aziende agrituristiche erano poco più di 14mila, oggi il loro numero è pressoché raddoppiato.
In leggero aumento (+0,7% rispetto al 2021) la presenza delle donne imprenditrici, che sono più di un terzo di tutti i conduttori. Sono pari al 64% i Comuni “agrituristici”. Dal 2004, il loro numero cresce in media del 2,2% l’anno e nel Nord-Ovest addirittura del 4%.
Se si guarda all’offerta economica, sempre nel periodo 2004-2022, aumentano le strutture con il servizio di degustazione, per le quali il tasso medio annuo di variazione è +4,5%. Questo risultato è probabilmente dovuto anche alla connessione del settore agrituristico con quello dei prodotti di qualità Dop e Igp. Nello stesso arco temporale crescono le aziende con alloggio e ristorazione, con tassi medi annui, rispettivamente del 3,4% e del 3,2%. Degustazione, alloggio e ristorazione rappresentano la parte centrale dell’offerta economica e, per molti versi, rispecchia e connota le diverse peculiarità territoriali del Paese.
Nel 2022 il valore corrente della produzione agrituristica è di poco inferiore a 1.517milioni di euro e contribuisce per il 4,4% alla formazione del valore economico dell’intero settore agricolo, sul quale gli agriturismi incidono per poco più del 2,3%. Rispetto al 2021 il valore economico del comparto aumenta del 30,5% e sembra aver così superato la forte flessione dovuta alla crisi sanitaria da Covid-19, in controtendenza rispetto all’intero comparto agricolo.
Il valore medio della produzione per azienda (valore economico del settore diviso numero delle aziende agrituristiche) nel 2022 supera i 50mila euro (era circa 45.700 nel 2021), ma rimane ancora molto al di sotto dei 63mila euro del 2019.
Fino al 2019 il settore delle aziende agrituristiche con alloggio segue, anche se con fluttuazioni più contenute, quello delle presenze e del ciclo economico. Nel 2020, in seguito all’emergenza sanitaria, si registra una differenziazione tra il valore economico, le presenze e il numero di agriturismi che aumenta di pochissimo.
Gli effetti del lockdown a distanza di due anni sembrano oramai superati.