BOLOGNA – Eima si conferma uno degli eventi più “internazionalizzati” nel panorama fieristico mondiale. L’esposizione delle macchine, delle attrezzature e della componentistica per l’agricoltura e la cura del verde – che tiene a Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo la sua 46ma edizione – conterà su operatori provenienti da 150 Paesi, dagli Stati Uniti alla Thailandia, dall’Australia alla Nigeria, fino alle Bahamas.
La Federazione dei costruttori italiani FederUnacoma, che è organizzatore diretto dell’evento, prevede che l’edizione 2024 possa eguagliare, e forse superare, quella precedente (2022), quando i visitatori complessivi sono stati 327 mila, dei quali 57 mila esteri.
Mariateresa Maschio, presidente di FederUnacoma, ha sottolineato come la collaborazione dell’Ice permetterà di realizzare, nell’ambito della prossima Eima, un programma di incontri business-to-business con oltre 450 operatori economici di 80 nazioni, selezionati dalle sedi estere dell’Agenzia e organizzati sulla base dell’interesse specifico di ciascun operatore per le diverse merceologie presenti.
“Il mercato mondiale delle macchine agricole nel 2023 si è attestato intorno ai 164 miliardi di dollari – ha ricordato la Maschio – dei quali 57 miliardi relativi alle trattrici agricole, 73 miliardi relativi alle altre tipologie di macchine e attrezzature, e 34 miliardi attribuiti alla componentistica di settore. I dati sul commercio mondiale di trattrici indicano una crescita negli ultimi 15 anni pari al 4,7% annuo – ha detto – ma la domanda di macchinario è destinata a crescere ulteriormente”.
Gli investimenti nella meccanica agricola sono infatti necessari, e coinvolgono un numero di Paesi sempre maggiore, giacché l’agricoltura rappresenta un settore strategico per la sicurezza alimentare, ma anche per la fornitura di materie prime per l’industria e per l’energia.
“Se il business di settore è storicamente concentrato nei quattro grandi mercati rappresentati da India (oltre 900 mila trattrici immatricolate nel 2023), Cina (380 mila), Stati Uniti (250 mila) ed Europa (158 mila) – ha detto la presidente di FederUnacoma – in prospettiva la domanda di macchinario crescerà in Paesi come il Brasile, l’Argentina, l’Australia, l’Indonesia, la Turchia e molti altri. Questa è la ragione per la quale un evento fieristico come Eima International ha tanta rilevanza – ha concluso Mariateresa Maschio – la ragione per la quale la presenza di operatori esteri, Paese per Paese, promette di essere sempre più estesa e qualificata”.