Maggio 2015
Carla Cavallini
La Commissione europea ha pubblicato le nuove norme Ue relative a un rinnovato sistema di autorizzazioni per l’impianto di vigneti che consente un’espansione annuale limitata della superficie vitivinicola nell’Ue.
Come concordato nel quadro della riforma della Politica agricola comune del 2013, il nuovo sistema si applicherà dal 1º gennaio 2016, in sostituzione del regime transitorio relativo ai diritti di impianto e regolerà fino al 2030 l’evoluzione delle superfici vitate.
Il nuovo sistema dovrebbe consentire al comparto vitivinicolo europeo una maggiore flessibilità in modo da aumentare gradualmente la produzione e far fronte alla crescente domanda mondiale di prodotto. Allo stesso tempo, i paesi dell’Ue disporranno di un ventaglio di misure di salvaguardia per affrontare i rischi sociali e ambientali in specifiche zone di produzione.
Il testo stabilisce, inoltre, delle norme che confermano le modalità secondo cui i 28 paesi dovranno gestire a livello nazionale il sistema di autorizzazioni gratuite e non trasferibili degli impianti. Un recente studio ha concluso che, nonostante la crescita in termini di volume e di valore delle esportazioni dell’Ue dal 2008 e un netto miglioramento della bilancia commerciale, l’Ue continua a perdere quote di mercato sui mercati mondiali. Si stima inoltre che il consumo totale a livello mondiale continuerà ad aumentare fino al 2025, e viceversa a diminuire in tutta l’Ue. Il testo pubblicato stabilisce norme che i paesi dell’Unione e il Parlamento europeo hanno approvato all’unanimità.
Tali norme stabiliscono il meccanismo di salvaguardia per nuovi impianti: autorizzazioni limitate fino a un aumento dell’1% annuo della superficie vitata di ciascun paese Ue, con possibilità per gli Stati di applicare, se debitamente giustificati, limiti all’espansione delle superfici a livello nazionale o regionale, oppure per zone con/senza indicazione geografica. Le norme chiariscono inoltre la transizione dall’attuale regime al nuovo sistema e come i diritti di impianto validi possano essere convertiti in autorizzazioni.
I diritti disponibili nella riserva non concessi ai produttori entro la fine del 2015 cesseranno di esistere dopo tale data.