Le prime valutazioni delle novità fiscali introdotte dalla legge di Bilancio 2026

agrivoltaico

Mirco Conti

DALLA REDAZIONE – Il Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025 ha approvato il disegno di legge di Bilancio 2026. La Manovra prevede un intervento di circa 18 miliardi ed in attesa del testo definitivo, che sarà presentato al Parlamento per l’avvio dell’iter di esame e approvazione da concludersi entro fine anno, vengono di seguito riportate le principali misure previste in materia fiscale.

Investimenti in beni strumentali nuovi

È prevista una specifica misura per favorire gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento (iper e super ammortamento) per un valore complessivo di 4 miliardi di euro. Le imprese che acquistano beni strumentali nuovi potranno beneficiare della maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e canoni di leasing nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Nel caso di investimenti green, si applica nella misura del 220%. Nei confronti delle imprese agricole, che non deducono gli ammortamenti, viene riconosciuto un credito d’imposta del 40%. Tuttavia, la bozza prevede nei confronti degli agricoltori un limite di spesa complessivo di soli 2,1 milioni di euro per l’anno 2026. Viene rifinanziata anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”.

Stop alle compensazioni di debiti contributivi

Dal 1° luglio 2026 non sarà più possibile compensare i crediti d’imposta spettanti per agevolazioni emergenti dai quadri “RU” del modello Redditi con debiti di contributi previdenziali dovuti dai titolari di posizione assicurativa o dai datori di lavoro.

IRPEF su redditi dei terreni

Viene prorogato anche per l’anno 2026 la parziale esenzione dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Tali redditi concorrono alla formazione del reddito complessivo nelle seguenti percentuali:

– fino a 10.000 euro, esenzione totale
– oltre 10.000 euro e fino a 15.000 euro, 50%;
– oltre 15.000 euro, 100%.

Ricordiamo che fino all’anno d’imposta 2023, veniva riconosciuta l’esenzione totale nei confronti di coltivatori diretti e IAP, senza limitazioni di reddito.  

Riduzione aliquote IRPEF

L’aliquota IRPEF attualmente fissata al 35% per lo scaglione di reddito compreso tra 28.000 e 50.000 euro passa al 33%. La riduzione sarà sterilizzata per i redditi superiori a 200.000 euro.

Rottamazione delle cartelle

Nuova edizione, la quinta, della rottamazione delle cartelle esattoriali. Vengono introdotti interventi di pacificazione fiscale rivolti ai contribuenti per debiti affidati all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. Questi potranno essere definiti in una unica soluzione, oppure pagati in 9 anni, mediante 54 rate bimestrali uguali. La misura è rivolta ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione ma hanno omesso il pagamento. Vi è la possibilità di aderire alla misura anche per i Comuni. L’obiettivo è quello di alleggerire il magazzino debiti, ridurre il contenzioso e favorire maggiori introiti.

Affitti brevi di fabbricati 

La disciplina fiscale delle locazioni brevi, ha visto nel tempo una serie di interventi normativi volti a circoscriverne l’applicazione e ad aumentare il prelievo fiscale. Nata per offrire un regime agevolato, la norma consente la possibilità di applicare un’imposta sostitutiva del 21% con riferimento ai redditi derivanti da contratti di locazione abitativa di durata non superiore a 30 giorni, stipulati da persone fisiche. La manovra finanziaria innalza questa aliquota al 26% a partire dal 1° febbraio 2026. 

Proroga bonus edilizi

Sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi, vale a dire la detrazione al 50% sulle ristrutturazioni edilizie per la prima casa mentre per le seconde case l’agevolazione resta al 36%. Si proroga anche il bonus sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Accise sui carburanti

Benzina e diesel saranno soggette alla stessa accisa già dal 1° gennaio prossimo: per la prima scenderà di circa 4 centesimi e per il secondo salirà della stessa somma, arrivando in entrambi i casi a 672,90 euro per mille litri.

Articoli correlati

WhatsApp chat

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella privacy policy. Clicca ok per proseguire la navigazione e acconsentire all’uso dei cookie.