Mettere al centro le esigenze dei territori

Stefano Francia

Stefano Francia, Presidente Cia Emilia Romagna

Ricerca e innovazione sono il cardine per lo sviluppo del settore agricolo, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. In questo processo entra in gioco l’aggregazione all’interno delle filiere agroalimentari e l’interazione dei giovani imprenditori con il mondo della ricerca.
Per questo motivo Agia, Cia e Associazione Agricoltura è Vita ha siglato un protocollo d’intesa con Crea, il più importante ente di ricerca agroalimentare italiano, per avvicinare più giovani alla ricerca e alle sue specificità, mettere a fattore comune know-how e competenze, formazione e sperimentazione in campo e per settori agricoli.

È un evento che mi preme sottolineare perchè uno dei primi incontri di una lunga road che si è svolta a Piacenza, in territorio Emiliano Romagnolo.

È un inizio d’anno importante per il sistema Confederale perché il progetto intende sviluppare innovazioni nel sistema agroalimentare, forestale e ambientale, migliorare qualità, resa e valorizzazione delle produzioni agricole nonché la vita nelle aree rurali e interne.

La collaborazione prevede non solo un trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese agricole, ma anche informazione e formazione, consulenza, supporto tecnico e creazione di associazioni e/o partenariati per sviluppare l’integrazione e la sinergia fra i soggetti delle filiere strategiche.
Tra queste quella vitivinicola: in queste ore abbiamo appreso che la flavescenza dorata, la malattia della vite che sta decimando centinaia di ettari in Emilia Romagna, approderà in Parlamento perché rientra negli emendamenti ‘segnalati’ e che auspichiamo vengano approvati nel corso della votazione della Legge di Bilancio.

Con l’anno nuovo si entra nel vivo nella riforma della Pac con le numerose articolazioni che ricomprende – il giornale ne dà conto in modo approfondito – tra cui le buone pratiche per la tutela del suolo agricolo. In proposito va al più presto approvata la legge contro il consumo di suolo, ferma in un cassetto da cinque anni, e definito un Piano, strutturato e sinergico, di prevenzione e manutenzione su tutto il territorio nazionale.
La Penisola perde, di fatto, 2 metri quadri di suolo al secondo, a causa di asfalto e cementificazione, in media 19 ettari al giorno nel 2021.

La buona cura del terreno, inoltre, può contribuire a contrastare l’aumento dei gas serra nell’atmosfera e aiuta a catturare Co2.
Infine, a pochi giorni dalle festività natalizie, al Consiglio direttivo della Confederazione nazionale è intervenuto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Politiche irrigue, ortofrutta, fitopatie, manodopera, gestione del rischio ed energia sono stati i temi trattati. In questo incontro abbiamo ribadito la necessità di guardare al futuro con diversità rispetto al passato, mettere al centro le esigenze dei territori, utilizzare appieno le risorse europee per infrastrutture di imprese e aree rurali.

Senza trascurare la semplificazione burocratica per gli investimenti del Pnrr e del fotovoltaico.

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