Più certezze per l’agricoltura

Stefano Francia

Stefano Francia, Presidente Cia Emilia Romagna

È tempo di bilanci. A conclusione dell’annata è inevitabile che le imprese e una associazione come la nostra traggano conclusioni sulla attività svolta, sia politica che economica. Un quadro esaustivo sull’annata agraria lo ha fatto Cia Romagna che, anche se ha svolto una analisi dettagliata dei propri territori, ricalca fedelmente la situazione nei campi di tutta la regione, tranne rare eccezioni.

Poi è stata presentata la legge di Bilancio del Governo Meloni: alla pubblicazione del testo ufficiale faremo una valutazione più dettagliata. Da quanto possiamo interpretare a pochi giorni dalla manovra, ci sembra positiva l’introduzione dei bonus lavoro, provvedimento che recepisce le nostre richieste e che dovrebbe assicurare maggiore flessibilità nel mercato del lavoro.
Su questo capitolo c’è margine di miglioramento per fugare problemi alle imprese più strutturate. Inoltre è condivisibile la scelta di prorogare il taglio del cuneo fiscale per il 2023 fino al 3% per i redditi più bassi, così come consideriamo positiva la detassazione al 5% per i premi di produttività fino a 3 mila euro. Aggiungiamo che le agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato andrebbero estese anche per i rapporti a tempo determinato, visto che in agricoltura la maggior parte dei lavoratori è assunta per pochi mesi.

Dal 1 gennaio 2023, poi, partirà un fondo di mutualizzazione nazionale per gli eventi catastrofali: si chiama Agricat ed è uno strumento innovativo che servirà a garantire a tutti gli agricoltori la copertura in caso di alluvioni, gelo e siccità e sarà alimentato da fondi privati e pubblici. Ne parla in modo approfondito su questo numero di Agrimpresa il presidente di Ismea, Angelo Frascarelli.

In sintesi l’agricoltore potrà aderire attraverso la domanda unica Pac 2023: una opportunità che i produttori devono cogliere. Tra non molto, inoltre, scatteranno le nuove norme previste dalla Politica agricola comunitaria, un argomento che sarà trattato puntualmente nelle colonne del nostro giornale e che tratterà le diverse tematiche che interessano i produttori, in una regione, la nostra, che abbraccia diverse tipologie produttive.

Lasciamo alle spalle una annata faticosa sotto tutti i punti di vista, ma tenacia e ottimismo non debbono venire a meno: il mondo agricolo è capace di superare le difficoltà, ma ha bisogno di certezze e strategie concrete da parte delle istituzioni, in grado di dare sostenibilità economica alle imprese che sono chiamate, a loro volta, ad assicurare un ambiente sano e fruibile da tutti.

Infine auguro buone feste a tutti gli agricoltori ed alla struttura confederale: una buona navigazione si fa con un equipaggio preparato, quale è la ‘squadra’ Cia.

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