Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura e Copagri Ferrara hanno partecipato insieme all’edizione 2021 di FuturPera.
Una scelta per ribadire l’importanza dell’unità del mondo agricolo di fronte a una crisi produttiva e reddituale senza precedenti del comparto frutticolo che tocca, indistintamente, tutte le aziende agricole che fanno riferimento alle associazioni di categoria.
Durante il Salone sono stati organizzati diversi momenti di approfondimento, a partire dall’incontro “Le tipicità del Ferrarese”, organizzato con l’istituto Vergani – Navarra di Ferrara, per fare il punto, con gli studenti della scuola, sul grande valore del patrimonio frutticolo ferrarese che le prossime generazioni sono chiamate a salvaguardare e sviluppare.
Gli incontri sono entrati nel vivo con il convegno “La gestione delle acque nel ferrarese contro lo stress idrico” per discutere dell’importanza dell’acqua per lo sviluppo dell’agricoltura anche a fronte dei cambiamenti climatici.
A FuturPera Cia, Confagricoltura e Copagri hanno organizzato convegni e incontri per discutere del passato e del futuro della frutticoltura ferrarese
Nel corso dell’incontro, Stefano Calderoni, presidente del Consorzio di Bonifica, ha ribadito: “L’acqua non è solo fondamentale per irrigare, è anche un’opportunità, un fattore di crescita per il settore primario e per tutte le attività del territorio. Occorre un forte cambiamento culturale per comprendere le diverse funzioni della risorsa idrica che preserva la biodiversità, mitiga gli effetti degli scarichi civili e, naturalmente, serve per l’irrigazione che trasforma, letteralmente, l’acqua in prodotti che arrivano sulle tavole di tutti gli italiani.
Per questo, il Consorzio ha scelto di anticipare la stagione irrigua al 1° aprile, quindi 20 giorni prima rispetto agli anni precedenti e di non aumentare i contributi consortili, nonostante l’aumento dei costi energetici”.
L’acqua, dunque, come elemento di sviluppo che può essere utilizzata in maniera innovativa, come ha ribadito Gioele Chiari, divulgatore scientifico del Cer – Canale Emiliano Romagnolo, che ha detto: “Abbiamo creato Acqua Campus, un polo all’avanguardia dedicato al trasferimento dell’innovazione alle imprese che operano in agricoltura, un settore che soffre per la mancanza di tecnologia. Parlo di strumenti già a disposizione delle aziende agricole, come centraline meccaniche e sensori per attivare un sistema, anche datato, d’irrigazione che porta un vantaggio in termini di tempo e l’uso dei Gps e dei satelliti consente di effettuare un’irrigazione mirata e di consumare solo l’acqua strettamente necessaria ai bisogni delle piante, un enorme vantaggio per la produttività e il risparmio idrico”.
I convegni a FuturPera si sono chiusi con l’incontro: “La pera tra passato glorioso e rischio estinzione” con gli interventi di Sergio Tagliani, coordinatore del Gie (Gruppo Interesse Economico) di Cia Ferrara, Elisabetta Moscheni, presidente sez. Frutticola di Confagricoltura Ferrara, Adriano Facchini, vice presidente sezione Ambiente-Bioeconomia di Confagricoltura Ferrara e agronomo esperto di marketing agroalimentare, Valeria Tassinari, docente di storia dell’arte e critica d’arte moderna e contemporanea.
Nel corso dell’incontro la Moscheni ha ribadito: “Il comparto frutticolo, che tra attività dirette e indirette dà occupazione a migliaia di addetti, negli ultimi 20 anni ha visto ridursi drasticamente le superfici a causa di cambiamenti climatici, ambientali e agronomici. Per bloccare questa “discesa” e dare valore all’intero settore agricolo, bisogna puntare sulle biotecnologie che rappresentano l’ultima frontiera per combattere le patologie che stanno minando il nostro comparto.
Non esistono ricette miracolose, ma è certo che urgono risorse economiche immediate perché, dopo tre anni di mancato reddito, le imprese sono allo stremo e dobbiamo scongiurare il rischio di estinzione della nostra frutticoltura”.