Primo maggio agricolo a Rimini fatto di solidarietà, economia e spettacoli

Maggio 2017

Giorgia Gianni

RIMINI – “Sono stanco ma felice: è stata la più bella festa del Primo maggio che Santarcangelo e la Cia di Rimini abbiano mai visto. Un grande ringraziamento va a tutti i collaboratori di Cia, che si sono dati da fare per la riuscita dell’iniziativa”.

Non nasconde il suo entusiasmo Lorenzo Falcioni, presidente di Cia Rimini, al termine della lunga giornata a Santarcangelo di Romagna, dove anche quest’anno, come da tradizione, gli agricoltori riminesi associati hanno festeggiato il lavoro.

La festa è partita già al mattino con “L’agricoltura in piazza”, evento promosso da Cia Rimini con il patrocinio del Comune di Santarcangelo. Inaugurata dal corteo di mezzi agricoli lungo le vie del centro del paese – “numerosi come non mai”, evidenzia Falcioni – la giornata è poi proseguita in piazza Ganganelli con il saluto delle autorità. Ospiti d’eccezione il presidente Cia nazionale Dino Scanavino e Mirella Gattari, presidente Cia Marche, che ha portato la testimonianza delle terre e degli agricoltori colpiti dal sisma.

Proprio la solidarietà nei confronti delle zone del centro Italia devastate dal terremoto è stata al centro degli eventi del Primo maggio. Con l’operazione “Cuore Verde”, infatti, Cia Rimini ha contribuito alla raccolta fondi sul “conto corrente della città” aperto dalla Pro Loco santarcangiolese per aiutare i comuni danneggiati. E insieme a Cia Marche, l’associazione riminese parteciperà ad un progetto a sostegno della pecora Sopravissana, razza autoctona del territorio di Macerata.

“Mirella Gattari è intervenuta portando filati e lavorati di lana tinti con colori naturali – racconta il presidente di Cia Rimini -. Abbiamo deciso di sposare un progetto di solidarietà con Cia Marche per aiutare gli allevatori dei territori danneggiati dal sisma. L’idea è promuovere la conoscenza della pecora Sopravissana, un ovino che produce latte di qualità, carne ottima e la cui lana è considerata il cachemire italiano. La resa è al massimo di 45-46 kg di filato per ogni quintale di lana grezza, ma molto più fine e pregiato. L’obiettivo è realizzare un progetto di filiera con allevatori, artigiani e canali dell’istruzione (come i corsi di moda dell’Università di Rimini e di Ancona), per attivare volani economici che possano permettere ai territori di ripartire”.

Grande la partecipazione di pubblico anche alle iniziative ludiche e conviviali organizzate da Cia per celebrare la giornata, come il mercato agricolo a km zero, il mercato ambulante, la “ligaza” (il pranzo condiviso al sacco) in piazza, le degustazioni di vino e ciambella, l’animazione per i più piccoli e i concerti di Sergio Casabianca e dei “Noi duri”.

Articoli correlati

WhatsApp chat

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella privacy policy. Clicca ok per proseguire la navigazione e acconsentire all’uso dei cookie.