Scattano nuove misure per migliorare la qualità dell’aria: attenzione a spandimenti liquami e abbruciamento dei residui vegetali

spandimento liquami

Piero Peri

DALLA REDAZIONE – La Giunta regionale ha approvato una modifica sulle precedenti misure in materia di tutela della qualità dell’aria.
L’Italia, infatti, è stata definitivamente condannata dalla Corte di giustizia dell’Ue (con sentenza del 10/11/2020) per aver superato i limiti delle immissioni.

Conseguentemente per cercare di evitare una pesante sanzione (si ipotizza sino a 2 miliardi di euro) il nostro Paese, e nello specifico le regioni del bacino Padano, deve con urgenza provvedere ad attuare misure straordinarie di contenimento delle emissioni. Anche l’Emilia Romagna deve dimostrare di avere introdotto delle norme adeguate approvando delle misure aggiuntive rispetto a quelle sino ad ora adottate. Per quello che riguarda l’agricoltura le disposizioni approvate, già in vigore, sono le seguenti:

  • prolungamento fino al 30 aprile del periodo di attuazione delle misure strutturali ed emergenziali, precedentemente fissato dal 1° ottobre al 31 marzo;
  • introduzione di un meccanismo di attivazione delle misure emergenziali che comporti l’adozione preventiva dei provvedimenti di limitazione. Le misure vengono attivate quando le previsioni di qualità dell’aria, formulate da Arpae, indicano la probabilità di superamento del valore limite giornaliero del PM10 per tre giorni a decorrere da quello di controllo. Le misure emergenziali entrano in vigore il giorno successivo a quello di controllo, stabilito nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, e permangono fino al giorno di verifica seguente;
  • estensione dell’applicazione della misura emergenziale di divieto di spandimento dei liquami zootecnici stabilita al punto 1, lettera d), punto iv) del dispositivo della DGR 1412/2017, a tutti i Comuni delle zone Pianura Ovest (IT0892) e nella zona Pianura Est (IT0893) (quindi tutti i 217 comuni della regione al di sotto dei 300 m s.l.m. rispetto ai precedenti 30 comuni con oltre 30.000 abitanti), fatte salve le deroghe per sopraggiunto limite di stoccaggio, verificato dall’autorità competente al controllo;
  • divieto di abbruciamento dei residui vegetali nel periodo 1° ottobre – 30 aprile nelle zone Pianura e agglomerato di Bologna, ai sensi dell’art. 182, comma 6 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152. Sono sempre fatte salve deroghe a seguito di prescrizioni emesse dall’Autorità fitosanitaria;
  • di stabilire che le disposizioni relative all’obbligo di copertura delle vasche di stoccaggio degli effluenti zootecnici, di cui all’art. 22, comma 1, lettera a) delle Norme tecniche di attuazione del Pair 2020, non trovino attuazione fino al 31/12/2021 (questa data è stata fissata perché il vigente piano di qualità dell’aria scade il 31 dicembre, poi il nuovo piano dovrebbe prorogare questo obbligo sino al 1° ottobre 2022).

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