Luca Soliani
REGGIO EMILIA – Grandi ventilatori, raffrescatori, stabilizzatori automatici di umidità e temperatura, doccette refrigeranti e persino musica rilassante. Sono le contromisure prese da tantissimi allevatori del territorio reggiano per alleviare i disagi nelle stalle arrecati dal grande caldo estivo che causa una flessione generalizzata della produzione di latte. Basti pensare che alla fine di agosto sono stati toccati i 39 gradi, con un caldo afoso anche di notte. Ma la difficile situazione estiva viene affrontata con tecnologie e la professionalità degli imprenditori agricoli reggiani che ogni giorno mettono in campo il massimo impegno.
“Noi abbiamo raffrescatori all’avanguardia – inizia a spiegare Andrea Bastardi, dell’azienda agricola Fratelli Bastardi (Reggio Emilia) -, sono dei cubi di un metro quadrato nei quali scorre acqua fresca spinta da una ventola, un diffusore ha quindi il compito di distribuirla negli ambienti. Questi strumenti hanno una sonda che rileva la temperatura: in base al grado di calore, impostano automaticamente la velocità del flusso d’aria che va da 1 a 10. Entrano già in funzione a 21 gradi. Ne abbiamo installati ben otto, ne metteremo altri tre. Visto il clima, è diventato uno strumento fondamentale per gli animali nella stalla”.
A Campegine, l’imprenditore agricolo Maicol Monti ha installato un impianto all’avanguardia composto da una ventina di maxi ventoloni monitorati da un sensore che regola costantemente “umidità e temperatura nella stalla, rendendola stabile e gradevole. Anche grazie ai fondi europei, abbiamo investito fortemente sul benessere animale. E i risultati ottenuti sono davvero ottimi: le vacche, grazie all’ambiente pulito e accogliente, vivono e producono meglio”.
Ma, in estate, il caldo non si fa sentire solo in pianura.
A Cavola di Toano, Luca Monticelli ha dotato la sua stalla di due distinti impianti di areazione. Nella parte esterna, grossi ventoloni ‘aspirano’ l’aria calda e l’umidità dalla parte interna, dove altri ventoloni sono posizionati per mantenere i bovini a una temperatura gradevole. “Tutti i ventoloni sono alimentati da un grande impianto fotovoltaico che limita il caro bollette energetico e, nello stesso tempo, è una soluzione ecologica che tutela l’ambiente”. Ma non solo. Monticelli sottolinea che, oltre agli impianti di areazione che abbattono il problema temperature, i suoi bovini vivono in ambienti puliti, salubri e con una perfetta umidità: “Fattori fondamentali per il benessere animale”.
Oltre agli impianti per mantenere gradevoli temperatura e umidità, all’azienda agricola Ceinar (Cadelbosco di Sopra) c’è anche la musica in filodiffusione: “Le nostre mucche amano il rock anni Settanta e la musica classica. Sono molto più rilassate. E, per farle divertire, abbiamo appeso alcuni palloni: è bellissimo, verso sera quando viene fresco, vederle giocare. Anche questo aumenta il loro benessere”.
