Bandiere Verde Cia, per l’Emilia Romagna premiati la giovane agricoltrice Valeria Villani e l’allevatore di Vacche Rosse Enrico Baiocchi

bandiera verde

Luca Soliani

ROMA – La sfida di una giovane laureata in marketing che ha portato il digital farming e i sistemi satellitari nell’azienda di famiglia in Emilia, controllando i campi di mais dal pc e riducendo l’impatto ambientale con gli algoritmi. L’entusiasmo di un allevatore di capre che ha investito sull’uso medico e cosmetico della cannabis light, trovando un partner internazionale in un settore nuovo con un potenziale da 120 miliardi.

E poi, l’utilizzo di robot intelligenti per l’alimentazione “di precisione” delle razze bovine per migliorare il benessere animale in una fattoria che unisce innovazione e tradizione con tre generazioni di allevatori.

Sono questi alcuni esempi delle realtà vincitrici di Bandiera Verde Agricoltura 2020, il premio promosso da Cia-Agricoltori Italiani e annullato lo scorso anno per le restrizioni dovute al Covid.

Giunto alla XVIII edizione, è stato consegnato il 7 luglio a Roma nella Protomoteca del Campidoglio a 15 campioni della nuova agricoltura italiana, scelti in base a specifiche categorie. Assegnati anche 3 riconoscimenti a comuni rurali virtuosi e 4 premi speciali.

In Emilia Romagna, i premi sono andati a due aziende agricole reggiane per essersi distinte come eccellenze del Paese e modelli di riferimento per qualità ed innovazione.

La Società Agricola Carlini, condotta dai fratelli Valeria e Mirco Villani, ha eccelso nella categoria ‘Agri-young’, che premia la conduzione da parte di giovani agricoltori, politiche di ricambio generazionale, processi di successione aziendale e start-up innovative.

“Sono molto orgogliosa di avere ricevuto questo premio – afferma Valeria Villani – perché i giovani sono coloro che in primis stanno profondamente cambiando l’agricoltura italiana con l’introduzione delle nuove tecnologie. Il nostro obiettivo è quello di puntare con forza alla sostenibilità ambientale, a migliorare la gestione aziendale e a valorizzare la qualità delle produzioni”. Valeria è direttamente protagonista di questa rivoluzione.

L’azienda Carlini, leader nel settore cerealicolo, ha investito fortemente in strumenti innovativi per ottimizzare le risorse, aderendo al circuito FieldView, piattaforma per l’‘agricoltura digitale’ che aiuta a massimizzare la produttività.

“I trattori sono comandati a distanza da impianti satellitari, grazie all’uso di mappe dei terreni e al controllo Gps – spiega con orgoglio -. In ogni momento, dal pc del mio ufficio, posso controllare la situazione di ogni metro dei campi e intervenire quando è necessario. Il risultato è un ingente risparmio di risorse idriche e l’abbattimento dell’uso di fitofarmaci. L’emergenza Covid ha spinto sempre più imprenditori ad affidarsi al digitale: l’agricoltura 4.0 non è più un orizzonte ma una realtà ben presente sul territorio italiano”.

L’Emilia Romagna è stata rappresentata, oltre che dalla Carlini, da un’altra impresa reggiana, l’Azienda agricola Baiocchi ad aggiudicarsi il riconoscimento nella sezione ‘Agri-Ig’. Ha trionfato nella categoria che valuta l’eccellenza della produzione certificata, la difesa del territorio e dell’ambiente. “Produciamo il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse – spiega Enrico Baiocchi -, un formaggio dalle proprietà nutritive davvero uniche. Questo importante premio nazionale riconosce le sue insuperabili caratteristiche ed è una gratificazione per il nostro duro lavoro quotidiano che punta a coniugare innovazione e tradizione, l’amore per il lavoro di allevatore e il rispetto degli animali, la naturalità dell’alimentazione e la genuinità dei prodotti”.

Il suo Parmigiano Reggiano ha ricevuto anche il punteggio massimo (5 stelle) nell’ultima ‘Guida dei formaggi’ de L’Espresso. Ma c’è un’altra peculiarità che rende l’azienda agricola Baiocchi davvero speciale: “Da oltre 20 anni curiamo le nostre Rosse esclusivamente con l’omeopatia. E i risultati sono entusiasmanti. Gli animali sono meno stressati, godono di una salute migliore e il latte non deve essere buttato, come è necessario fare quando si utilizzano farmaci come gli antibiotici”.

Alla premiazione in Campidoglio erano presenti anche il presidente Cia Reggio Emilia, Antenore Cervi, il presidente di Cia Emilia Romagna, Cristiano Fini e la vicepresidente Arianna Alberici.

“È importante che Bandiera Verde abbia deciso di valorizzare due aziende di Cia Reggio Emilia che sono l’emblema delle strade sulle quali si sta muovendo l’agricoltura che guarda al futuro – afferma Cervi -. L’azienda Carlini, importante realtà cerealicola, lavora coltivazioni estensive di qualità in modo assolutamente efficiente e sostenibile sul piano ambientale grazie alle nuove tecnologie di cui Valeria e Mirco sono stati i portabandiera sul nostro territorio. Enrico Baiocchi trova, invece, la sostenibilità radicando il suo sistema di allevamento nel rinnovamento della tradizione, dando vita a una produzione unica di Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse. Sono l’emblema di come, nell’agricoltura del territorio reggiano, coesistano varie e diversissime eccellenze, frutto di un attento lavoro di ricerca da parte degli imprenditori, tutte orientate ad una produzione sostenibile a garanzia dell’ambiente e della salute dei consumatori”.

Per il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, “Mai come in questo periodo abbiamo visto gli agricoltori fare grandi sacrifici, ma anche dimostrare grande tenacia e resilienza. Il Premio Bandiera Verde 2020 è un’ulteriore prova, con un’edizione che abbiamo saputo portare a termine nonostante le tante difficoltà. Ai 15 campioni vanno le nostre congratulazioni, sono protagonisti di un premio che riconosciamo simbolicamente a tutti gli imprenditori agricoli italiani”.

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