Coi salumi l’abbinamento giusto è il lambrusco di Rinaldini

PaolaRinaldini

Luca Soliani

SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – “Il miglior Lambrusco al mondo da abbinare con i salumi”. È il lusinghiero giudizio del quotidiano britannico The Independent per il ’Vecchio Moro’ dell’azienda agricola Moro Rinaldini di Sant’Ilario d’Enza, un’impresa a carattere fieramente familiare, che si distingue sul mercato enologico nazionale, e internazionale, per l’elevata qualità dei propri vini.
E questo ultimo riconoscimento ne è l’ulteriore attestazione.

“È un grande orgoglio essere nella classifica anglosassone dei dieci migliori lambruschi al mondo e di essere addirittura il primo da bere gustato con i salumi – afferma emozionata Paola Rinaldini, titolare dell’impresa agricola associata a Cia Reggio Emilia -. Il nostro quotidiano impegno ha portato i meritati frutti a livello internazionale”.

La ‘Rinaldini Paola Az. Agricola Moro’ è stata fondata alla fine degli anni sessanta dal papà Rinaldo Rinaldini che, all’epoca, gestiva con la famiglia un rinomato ristorante, in cui vini e salumi erano prodotti artigianalmente e dove venivano serviti i piatti più autentici della cucina emiliana.

Ancora oggi l’attività ha mantenuto il suo carattere familiare.
A gestire, infatti, l’intero ciclo di trasformazione, dall’uva alla bottiglia, è Paola con il marito Marco Melegari e il figlio Luca, quest’ultimo è, inoltre, responsabile della cura dei vigneti. La cantina è stata ricavata da un’antica cascina del 1884 che sorge al centro dei vigneti.

È il giudizio del quotidiano britannico The Independent sull’azienda vitivinicola reggiana

La produzione deriva esclusivamente dai loro vigneti estesi per 15 ettari dove trovano dimora diversi antichi esemplari, condannati altrimenti all’estinzione. In pochi anni, la famiglia ha dimostrato, come da terreni e viti maltrattate dai produttori e dimenticate dai maestri della cultura enologica, possano nascere veri miracoli. Come, appunto, il ‘Vecchio Moro’.

“La prima bottiglia di quel tipo di Lambrusco – rivela l’imprenditrice – è stata realizzata nel 1996, non una data a caso. Era, infatti, il centenario della nascita di mio nonno Giuseppe, detto ‘Il Moro’. Questo vino è pensato e dedicato a lui. È un Lambrusco, infatti, tradizionale, ispirato a quello che si beveva nelle osterie dei primi del Novecento. Osteria che mio nonno aveva a Sant’Ilario”.

I vini ‘Rinaldini’ vengono venduti in tutto il mondo. Basti pensare che del ‘Moro’ ne vengono prodotte 40mila bottiglie all’anno, ha clienti ed estimatori che vanno dagli Usa al Giappone, dalla Cina all’Europa.
E, naturalmente, in tutta Italia.

“L’azienda agricola Rinaldini – conclude Cervi, presidente Cia Reggio Emilia – è un esempio internazionale di una impresa a carattere familiare che riesce a produrre vini di qualità molto elevata. Sono tre volte felice: per Rinaldini, per l’agricoltura reggiana e per il Lambrusco, che viene finalmente riconosciuto in tutto il mondo come una vera e propria eccellenza”.

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