Cristiano Fini, Presidente Cia Emilia Romagna
Il 2022 sarà caratterizzato dai bandi regionali del Piano di Sviluppo Rurale (si tratta di circa 400 milioni di euro) e dal percorso per i bandi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sarà anche l’anno dei criteri della nuova Pac 2023-2027 e, si spera, un’annata proficua per le nostre imprese dal punto di vista economico e produttivo.
Ma sarà anche un importante periodo di assemblee elettive di Cia Agricoltori Italiani: la nostra Confederazione si appresta al rinnovo delle cariche sociali, ma soprattutto avvierà un confronto con gli agricoltori e i cittadini sui temi che riguardano le imprese e le famiglie delle zone rurali. Nonostante la grave crisi pandemica, Cia sente la necessità di aprire un confronto con tutti gli associati sul futuro dell’agricoltura nazionale, nel rispetto delle norme e della sicurezza di chiunque intenda offrire il proprio contributo e aprirsi al dibattito concreto e sereno.
Abbiamo bisogno di confrontarci su temi quali il reddito degli imprenditori, l’andamento delle filiere produttive, le opportunità e le minacce che caratterizzeranno le sfide future, le infrastrutture ed i servizi nelle aree rurali. Inoltre vogliamo affrontare il tema del sistema sanitario alla luce della pandemia che stiamo cercando affannosamente di superare. Poi c’è il futuro dei nostri giovani e lo scandalo delle pensioni minime che affliggono i nostri anziani, il sostegno comune all’imprenditoria femminile e il contrasto alla discriminazione di genere.
Campi devastati dai cinghiali, fitopatie e siccità causati dai cambiamenti climatici, prezzi delle produzioni agricole inadeguati e insostenibili, attacchi ingiustificati al nostro settore da parte di ambientalisti, animalisti e, in taluni casi, dai media, meritano un confronto ma anche risposte concrete da parte dei gruppi dirigenti della Confederazione e riteniamo che l’assise congressuale possa essere un passaggio fondamentale per discutere e ragionare di questi contenuti ed individuare le persone che dovranno rappresentare la Cia nei tavoli istituzionali per i prossimi 4 anni.
Sarà anche l’occasione per sviluppare ragionamenti interni all’Associazione: il livello e la necessità dei servizi offerti, l’organizzazione interna per essere più efficienti ed efficaci, le alleanze col mondo della rappresentanza agricola ed extra-agricola, i rapporti con la cooperazione, le Organizzazioni di prodotto, la Grande distribuzione organizzata, le Istituzioni locali, regionali e nazionali.
Insomma, dobbiamo affrontare tanti problemi e trovare altrettante possibili soluzioni. Non sarà facile, non è mai stato semplice, ma vogliamo farlo insieme a tutti i nostri associati, attraverso l’ascolto ed il confronto, armi essenziali per vincere le sfide del futuro.