Creare reti tra imprese per lo sviluppo dell’agriturismo

Giugno 2017

Caterina Venturi

ANZOLA EMILIA (Bologna) – “La creazione di reti è fondamentale anche per raggiungere il mercato estero. La realtà degli agriturismi a livello regionale è molto diversificata, una ricchezza per il nostro territorio, che permette di offrire servizi diversi in base alle variegate esigenze turistiche. Una settore importante in continuo miglioramento anche grazie a momenti di confronto come questo”.

Lo ha detto Cristiano Fini, vice presidente della Cia Emilia Romagna a conclusione dell’incontro “Costruire network territoriali è una scelta strategica, un esempio viene dalle province di Modena e Bologna che sommano il 30% di tutti gli agriturismi dell’Emilia Romagna”, ha sottolineato. Fini ha inoltre ricordato che il compito della Cia è di accompagnare le aziende agrituristiche nel proprio percorso, per poi portare nelle sedi politiche ed economiche le necessità e le esigenze dei singoli, affinché si traducano in fatti concreti.
Ha inoltre riconosciuto l’impegno che la Regione dedica al settore agrituristico, dimostrato anche dal completo finanziamento delle domande presentate sul bando operazione 6.4.01 del Psr, sinonimo di un’attenta allocazione delle risorse disponibili.

“La gestione e la tutela del territorio sono sostenute dalle aziende agricole”, ha ricordato l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli. “Sono 376 gli agriturismi situati in zona D (zone svantaggiate) che contribuiscono quotidianamente a sostenere le aree più in difficoltà del territorio regionale apportando un contributo sociale, di valorizzazione del paesaggio e di ricettività turistica”, ha detto. La collaborazione tra l’assessorato all’Agricoltura e l’assessorato al Turismo, nata grazie ad Expo, si è mantenuta forte fino ad oggi e continuerà a esserlo, ha poi precisato l’assessore.

L’eco turismo è in fase di crescita e vede protagonisti proprio gli agriturismi. “Puntare sulla semplificazione è la grande sfida della Regione Emilia Romagna che si sta impegnando per raggiungere quest’obiettivo. Il prossimo regolamento comunitario, così detto ‘omnibus’, apporterà alcune novità in ambito agricolo, – ha proseguito la Caselli – fino ad arrivare ai regolamenti comunali che prevedono norme diverse per i piccoli macelli e laboratori di trasformazione delle piccole aziende. C’è la necessità di standardizzare alcune pratiche a livello regionale per consentire anche alle piccole imprese di poter operare nella fase di trasformazione dei prodotti aziendali”.

Infine, l’assessore ha sostenuto l’importanza di creare reti in grado di unire diverse aziende sul territorio regionale, creando percorsi e itinerari turistici, ad esempio sulle vie dei pellegrini, ora molto frequentate. “Questo – ha concluso la Caselli – sarà possibile anche grazie al nuovo bando sulla Misura 16 del Psr, operazione 16.3.01”.

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