E siamo a dieci: pubblica audizione per portare il “Pampapato” o “Pampepato di Ferrara” a marchio Igp

Dicembre 2014
FERRARA – E siamo a dieci! La pubblica audizione indetta dal Ministero delle politiche agricole e forestali per portare il pampapato di Ferrara a marchio Igp tenutasi giovedì 11 dicembre, nella sede della Camera di commercio per l’attribuzione del marchio che tutela l’area di produzione del “Pampapato di Ferrara” / “Pampepato di Ferrara”.
Regione Emilia Romagna e Ministero delle Politiche agricole hanno, dunque, riconosciuto degni di attenzione i documenti presentati a sostegno del riconoscimento del marchio Igp per il gustoso e noto prodotto tipico ferrarese convocando un’apposita audizione che, così come prevedono le procedure di registrazione delle Indicazioni geografiche, ha lo scopo di verificare la rispondenza del disciplinare proposto agli usi leali e costanti previsti dallo stesso e sarà presieduta dallo stesso Ministero, quale autorità competente in materia. Nel XIV secolo – ricorda la Camera di commercio – le monache del Monastero del Corpus Domini di Ferrara, traendo ispirazione da un’antica ricetta del grande cuoco rinascimentale Cristoforo da Messisbugo, crearono un dolce da inviare alle grandi personalità dell’epoca. Il cacao, appena giunto in Europa nelle mani di Cortes, era infatti un bene di lusso, destinato a pochi e veniva aggiunto come fosse un gioiello, polvere preziosa. A forma di zuccotto, il Pampepato/Pampapato è impreziosito da mandorle e nocciole finissime, da gustosi canditi ed è insaporito con spezie profumate; la calotta è ricoperta infine di cioccolato fondente. Così il ricco dolce diventa il Pan del Papa. Facile comprendere a chi era dedicata questa meraviglia! Una lingua antica, poetica e perduta lo trasforma in Pampapato e Pampepato. Da secoli i due nomi convivono e la sostanza non cambia. È il dolce del Natale, delle feste, è il dolce che meglio rappresenta la ricchezza e la raffinatezza di Ferrara. È il dolce che con il suo gusto intenso e il suo profumo delizioso richiama la tradizione di un territorio dai tanti racconti e sapori.