Stefano Francia, Presidente Cia Emilia Romagna
In campagna si lavora sodo, sia per il periodo di picco lavorativo, sia per coloro, e sono tanti, che stanno cercando di ripristinare i campi compromessi dall’ondata di maltempo. In questo numero riportiamo alcuni dati di ciò che ha comportato l’alluvione ed anche i primi provvedimenti a favore delle imprese danneggiate.
Sul versante istituzionale rilevo con piacere l’approvazione alla Camera del Decreto legge Siccità che consente la sperimentazione in campo delle Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita): è positiva la ripresa dell’attività di ricerca. I progetti portati avanti dai ricercatori pubblici e privati devono uscire al più presto dai laboratori e trasferirsi in campo, per garantire agli agricoltori italiani il supporto dell’innovazione.
Ora il dibattito si sposta a Bruxelles e l’auspicio è che il nostro Paese possa fare la sua parte per favorire una normativa chiara e lineare, in grado di garantire l’accesso alle Tea agli agricoltori e a tutta la filiera agroalimentare. L’innovazione è la soluzione indispensabile per assicurare la completa sostenibilità del nostro settore e va adottata senza scendere a compromessi.
D’altra parte il comparto ortofrutticolo, quello tra i più importanti per l’Emilia Romagna e del Belpaese, è in un corto circuito a causa di cambiamenti climatici, emergenze fitosanitarie, riduzione delle molecole a disposizione per la difesa. Una criticità evidenziata da Cia che ha partecipato al Gruppo misto ortofrutta Italia-Francia-Spagna-Portogallo nella tappa italiana tenuta a Roma. Abbiamo evidenziato che occorre sinergia tra settore produttivo ortofrutticolo e ministeri agricoli rispetto alla proposta di Regolamento Ue sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, norma di cui è stata condivisa l’inadeguatezza del solo target di riduzione quantitativa, peraltro differenziato tra Stati membri, difficilmente applicabile alle coltivazioni specializzate del Sud Europa.
In questo incontro, Cia ha sostenuto la necessità di una convinta battaglia dei ministri agricoli all’interno del Consiglio Ue per ridimensionare il progetto di Regolamento che renderà decisamente più competitive le importazioni di prodotti ortofrutticoli con standard di sicurezza inferiori a quelli ai quali siamo ormai abituati.
Infine una buona notizia: la Commissione europea ha dato il via libera al nuovo Decreto del bando agrisolare, una misura del Pnrr che prevede finanziamenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Si tratta di un provvedimento che raccoglie in parte le nostre richieste, come quelle relative al superamento dell’obbligo dell’autoconsumo e a contributi per la vendita dell’energia.
Tuttavia sarebbe necessario garantire l’accesso agli aiuti per le stazioni di ricarica e alle batterie d’accumulo per chi ha già installato gli impianti.