Gravi danni all’agricoltura a seguito degli allagamenti del 5 e 6 febbraio

Febbraio 2015

RAVENNA – La provincia di Ravenna è stata interessata dalle eccezionali piogge del 5 e 6 febbraio scorso con migliaia di ettari di terreno agricolo andati sott’acqua con possibili danni da asfissia radicale e marciumi sulle colture arboree come sulle erbacee che si vedranno con l’arrivo delle alte temperature e con ritardi delle semine primaverili ed i trapianti; con difficoltà ad eseguire le prossime lavorazioni dei letti di semina; con l’impossibilità di seminare molte colture di pregio (bietola portaseme, pomodoro, cipolla, ecc.) già assegnate dall’industria e dai riproduttori di seme.

A fronte di questa drammatica situazione è stato chiesto, da parte della Regione, lo stato di calamità naturale. Da parte loro i consorzi di bonifica interessati hanno già inviato all’Agenzia regionale di Protezione civile un primo elenco delle opere urgenti da eseguire sulla rete scolante e sugli impianti a seguito degli eventi meteorologici del 5 e 6 febbraio, mentre il personale dei Consorzi è all’opera sui primi interventi di somma urgenza resi necessari dalla fase critica dell’emergenza da realizzare nel corso delle prossime settimane. Tali opere sono necessarie per riportare al più presto condizioni di sicurezza in tutto il territorio, sarà poi fondamentale intervenire con il finanziamento di opere strutturali, ad esempio la costruzione di nuove casse di espansione e l’ampliamento di quelle esistenti, in modo da permettere alla rete scolante dei Consorzi di ridurre il grado di rischio idraulico nel caso di eventi eccezionali come quello del 5 e 6 febbraio.

Il costo complessivo per opere urgenti per il Consorzio della Romagna Occidentale è di 1.403.000 euro. Diversi i canali di scolo interessati: Canale di bonifica in Destra di Reno in più comuni, gli scoli Zaniolo, Canaletta, Canale dei Mulini, Tratturo, Secondo della Rossetta, S. Giuseppe, Brignani, Gambellara, Marcaccina, Canal Vela, Fosso Vecchi e l’impianto idrovoro Ballirana.
Per quanto riguarda il ravennate numerose le località interessate, in particolare nei comparti del torrente Bevano (fin da valle dell’abitato di San Zaccaria, ben a monte del Ponte Rosso; del comparto Fosso Ghiaia con interruzioni stradali fin da valle dell’abitato di Gambellara; del comparto Lama). Si tratta di situazioni tamponate a valle o da elementi naturali o viari. Inoltre si evidenziano situazioni alluvionali di qualche centinaio di ettari anche a ridosso della città di Ravenna con barriere a valle rappresentate dalle urbanizzazioni, es. a Monte delle Bassette in direzione Venezia, dall’altezza dell’abitato di San’Antonio, comunque conseguenza della tracimazione in destra dei canali Fagiolo, Drittolo, Cupa.

Numerose anche le prime segnalazioni di danni per quanto riguarda infine i distretti montani con frane, smottamenti e danni strutturali provocati dalla neve alle colture arboree in particolare sugli olivi. Gli elenchi delle opere urgenti verranno stilati nei rossimi giorni.

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