Michael Ieranò
DALLA REDAZIONE – Lo scorso 8 luglio sono state presentate in Regione le indicazioni operative sulla modifica al piano dei controlli ed applicazione dei contrassegni di Stato sulle bottiglie della tipologia Igt Emilia. Un tema di cui si era già parlato negli scorsi mesi, in relazione al DM del 19 dicembre 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nr. 16 del 20 gennaio 2024, che ha apportato alcune modifiche al Decreto MIPAAF n. 2183 del 27/02/2020.
L’obiettivo della decisione, con votazione a maggioranza dell’Assemblea del Consorzio Tutela Vini Emilia, è quello di aumentare la tracciabilità del prodotto e la lotta alla contraffazione, che vedrà una svolta procedurale per gli agricoltori dell’intero territorio amministrativo delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
Secondo quanto definito dal disciplinare di produzione, si ricorda ai lettori che fino ad oggi i contrassegni di Stato, come definito dall’art. 48 della L.238/16 “Testo unico del Vino”, erano obbligatori solo per i vini Docg (Romagna Albana e Colli Bolognesi Pignoletto per la nostra Regione) e a livello facoltativo ai vini Doc che usano il Lotto come da Piano dei Controlli (Colli di Parma per la nostra Regione).
Per l’entrata in vigore delle nuove disposizioni si parla di inizio 2025 o della successiva campagna vitivinicola (da agosto 2025). La decisione è ancora al vaglio, anche in relazione agli accordi con il Consorzio di Tutela.
A livello operativo, sarà obbligatoria l’apposizione del contrassegno (in modalità trasversale o longitudinale), su tutti i recipienti immessi al consumo (anche bag in box) in modo tale che siano leggibili nella loro interezza. Il contrassegno dovrà essere deteriorato all’apertura del contenitore, al fine di impedirne il riutilizzo.
La richiesta delle “fascette” sarà in capo agli imbottigliatori attraverso la modulistica disponibile sul sito dell’organismo di controllo (Valoritalia). In una prima fase, antecedente l’effettiva entrata in vigore delle disposizioni, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato fornirà dei contrassegni “di prova” al fine di preparare i viticoltori alla corretta etichettatura.
Ulteriori e specifiche su costi e modalità saranno fornite non appena disponibili, nei prossimi numeri del giornale.