Claudio Ferri
LONGIANO (FC) – Un Rubicone ingrossato a tal punto che ha invaso le colture per circa un centinaio di metri trascinando via frutteti, ortive a pieno campo e in serra: questa è la situazione nell’azienda di Cristian Canini, agricoltore di Longiano che ha il podere a ridosso del celebre fiume.
Un’acqua torrentizia che ha letteralmente sradicato piante di melo che la forza dell’acqua ha ammassato contro una siepe a valle dell’appezzamento.

“Limo e terra mi hanno seppellito la pacciamatura e la manichetta per l’irrigazione: ora è tutto da buttare”
“Oltre al frutteto l’acqua si è portata via asparagi e ortive a pieno campo, – racconta Canini – oltre a sommergermi le serre dentro le quali avevo tutte le ortive, da melanzane a pomodori, zucchine e peperoni. Limo e terra mi hanno seppellito la pacciamatura e la manichetta per l’irrigazione: ora è tutto da buttare”. L’azienda fa vendita diretta e la produzione è in buona parte compromessa. “L’irruenza del fiume ci ha portato via alcuni metri di terreno a lato dei frutteti – aggiunge Canini – e ora non riusciamo a ripristinarli perché sono spariti. Dovremo abbattere delle piante per costeggiare il frutteto. Inoltre si è formata una grossa voragine che non sappiamo come colmare. Purtroppo – conclude Canini – la manutenzione del fiume è resa difficile da norme che spesso impediscono di togliere piante pericolose e che invadono l’alveo, ostruendo il normale corso dell’acqua”.