Settembre 2017
Claudio Ferri
SAN MARTINO DI GUASTALLA (Reggio Emilia) – Il centro produttivo di Pietro Codeluppi è ordinato e razionale: rispecchia il progetto industriale di un imprenditore che non lascia nulla al caso e che ha sviluppato la sua attività nella convinzione che il settore biologico sarebbe cresciuto in modo esponenziale.
Da quando nel 1994 Codeluppi ha iniziato l’attività, l’azienda si è sviluppata con scelte imprenditoriali che l’hanno portata ad essere un punto di riferimento per il settore ‘biovivaistico’ nell’orticoltura. Ora può contare su 9 mila metri quadrati di serre riscaldate e 11 ettari di terreno su cui coltiva cereali e zucche.
“Praticamente 10 mesi all’anno si lavora su tutta la gamma dell’orto – spiega Codeluppi – perché è sempre più diffusa la messa a dimora delle piante rispetto alla semina diretta. I vantaggi delle piante sono molteplici – aggiunge – perché c’è più omogeneità nella crescita e nel prodotto e nella qualità dello stesso”. L’orticoltore dispone di una linea produttiva coltivata in modo convenzionale, ma il 60% del raccolto è biologico, ottenuto in serre tenute rigorosamente separate per evitare possibili ‘contaminazioni’. Meloni e angurie rappresentano le principali referenze che prepara Codeluppi. Peraltro l’orticoltore ha collaborato con il Crpv nella ricerca e nella sperimentazione, iniziata 9 anni fa, che ha portato alla descrizione delle caratteristiche dell’Anguria Reggiana, che ha poi ottenuto l’Igp, Indicazione geografica protetta. “È stato un risultato strepitoso – commenta – e il passo successivo sarà quello di costituire il consorzio di Tutela della Anguria Reggiana Igp”. Pietro è stato uno dei fautori del percorso che ha portato l’anguria al marchio comunitario, tant’è che è anche il vice presidente dell’Apar (Associazione produttori anguria reggiana).
I volumi produttivi aziendali sono consistenti: si va da oltre un milione di piantine tra meloni ed angurie, ad esempio, ma i numeri sono altrettanti per cipolle, pomodori, cavoli e finocchi ed altre ortive. Nel 2010 ha inaugurato un nuovo stabilimento in cui opera una seminatrice di precisione che ha la capacità di seminare 500 contenitori all’ora, ciascuno dei quali mediamente ospita 126 piante: numeri importanti che comportano l’ausilio, nei periodi di punta, di 25 collaboratori a cui si aggiungono la figlia ventiduenne Martina e la moglie Patrizia.
L’azienda vende direttamente ma rifornisce anche numerosi orticoltori. “Le consegne le facciamo noi – spiega Codeluppi – perché vogliamo avere la certezza di un recapito veloce ed evitare stress alle piante”. Le forniture di piante bio e non raggiungono, oltre all’Emilia Romagna, anche la Lombardia, il Veneto e le Marche.
Con la crescita del biologico (l’azienda è certificata dall’ente Icea), aumenta la domanda di formazione sul comparto orticolo. “Infatti come azienda facciamo corsi di formazione per i nostri clienti – precisa Codeluppi – ma vogliamo coinvolgere anche gli studenti delle scuole elementari in percorsi didattici con l’obiettivo di far conoscere il mondo bio alle giovani generazioni”.