Mirco Conti
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 21 novembre 2022, ha approvato, su proposta del ministro Giancarlo Giorgetti, il bilancio di previsione dello Stato per il 2023, la manovra vale circa 35 miliardi di euro. In attesa di commentare la versione definitiva approvata dal Parlamento, analizziamo le principali novità in materia fiscale.
Proroga esenzione Irpef redditi dominicali ed agrari
L’esenzione Irpef sui redditi dei terreni a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, è prorogata anche per l’anno d’imposta 2023. Si tratta di una norma di favore che origina dalla Legge di Bilancio 2017 e in questi anni ha escluso dal reddito complessivo degli agricoltori professionali il reddito dominicale e agrario dei terreni utilizzati nello svolgimento delle attività agricole.
Credito d’imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca
La misura tende a mantenere le agevolazioni nella forma di credito d’imposta a favore delle imprese agricole, di quelle della pesca e delle imprese agro-meccaniche relativamente all’acquisto nel primo trimestre 2023 di benzina e gasolio per la trazione di mezzi utilizzati nell’esercizio di queste attività. Analoga attenzione viene riservata per l’acquisto di gasolio e benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali. L’entità del credito è determinata in misura pari al 20% del carburante acquistato in questo periodo e può essere utilizzato in compensazione entro la fine del 2023, ovvero ceduto interamente ai soggetti prenditori, tra cui gli Istituti di credito ma anche altre imprese, piuttosto che privati. Si tratta di una disposizione che proroga al primo trimestre 2023 l’intervento agevolativo che ha interessato il settore agricolo e della pesca anche nel 2022, seppur con elementi di parzialità che neanche l’attuale formulazione è riuscita, al momento, a rimuovere. Le stime della Ragioneria quantificano in circa 170 milioni di euro il beneficio teorico atteso che, per concretizzarsi, dovrà consentire agli agricoltori, ai pescatori e ai contoterzisti di spendere l’intero credito maturato nel primo trimestre entro la fine del 2023 ovvero dare loro la possibilità di cederlo interamente.
Modifiche al regime forfetario
La disposizione innalza il limite di ricavi o compensi che costituisce uno dei requisiti di accesso e permanenza nel regime forfetario per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, portandolo da 65.000 a 85.000 euro. Il nuovo limite si applica dal periodo d’imposta 2023. Potranno quindi applicare il regime forfetario nel 2023 i contribuenti che, al ricorrere degli altri requisiti, nel 2022 non hanno superato detta soglia, ovvero coloro che avviano l’attività economica o professionale nel corso del 2023.
Flat tax incrementale
Per il solo anno 2023 viene introdotta la tassa piatta che andrà a colpire i redditi d’impresa e di lavoro autonomo prodotti nel periodo d’imposta che risultano eccedenti rispetto agli analoghi redditi prodotti negli anni dal 2020 al 2022 prendendo come riferimento di questi ultimi l’annualità con il reddito imponibile più elevato decurtato del 5%. Per cui la flat tax si applicherà ai soli redditi incrementati e, in ogni caso, nel limite massimo di 40 mila euro, oltre il quale l’incremento del reddito imponibile tornerà ad essere tassato secondo le regole ordinarie ispirate al principio di progressività. Il campo di gioco è relativamente chiaro, sia sul piano soggettivo che oggettivo. Gli imprenditori agricoli che esercitano attività ricomprese tra quelle tassate su base catastale sono esclusi da questo nuovo regime temporaneo, viceversa, se gli stessi imprenditori dovessero svolgere attività agricole connesse il cui reddito assume i connotati di reddito d’impresa (vedi agriturismo, contoterzismo, etc.) per queste ultime si renderebbe applicabile questo nuovo regime.
Esenzione Imu per gli immobili occupati abusivamente
La disposizione esenta da Imu, gli immobili non utilizzabili né disponibili, in quanto occupati abusivamente. Al fine di beneficiare dell’esenzione, il possessore deve denunciare/aver denunciato all’autorità giudiziaria l’occupazione abusiva. La condizione in commento deve essere comunicata telematicamente al Comune interessato. La procedura telematica verrà predisposta entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge.