Luna calante quest’anno (dal 22 dicembre al 5 gennaio prossimo) sulle feste di Natale. La luna calante, per tradizione, è la luna “buona” che scandiva mese dopo mese varie pratiche agricole e non solo. Le lavorazioni del vino, diverse seminagioni, il taglio della legna. Anche la migrazione degli uccelli di valle, d’inverno, era via via mossa dalla luna “buona”. Tradizioni empiriche: ma se sono rimaste nel tempo qualche motivo ci sarà. Anche oggi le signore avvedute preferiscono tagliarsi i capelli con questa luna. Capelli e non solo. Una estetista amica di Tugnazz (figuriamoci se Tugnazz, già bagnino di Bagno Paradiso non ha amiche specialiste in abbronzature) consiglia, preferibilmente, alle sue clienti depilazioni varie e cerette in fase di luna calante. Noi, invece, proponiamo a lettrici e lettori una filastrocca di nostra produzione con l’invito, se vorranno, a leggerla ai loro bimbi o nipotini durante le festa di Natale, dopo il pranzo e prima (o dopo) la tombola. Tanto è breve. Eccola.
Zirùdela della luna calante. La luna sorride la luna vicina/la luna calante la luna bambina/. La luna com’è, la luna è un bignè/con crema di stelle, più bella di quelle/ la luna lontana, la luna vicina/ la luna lontana la luna piadina/. La luna la luna vicina lontana/ la luna la luna la fata Morgana/. La falce d’argento che brilla lassù/la luna gattesca che dorme nel blu/ La luna che è bella, la luna sei tu/.
Serene feste, bella gente. E buon lungo viaggio (“sendero luminoso”, sentiero luminoso e godurioso) tra zuppiere di tortellini o cappelletti, a seconda delle zone, sempre in un buon brodo ricostituente.
Il Passator cortese



