Prestazioni economiche e agevolazioni per persone disabili e invalidi

Luca Brigo

DALLA REDAZIONE – Il riconoscimento dell’invalidità civile può essere richiesto da cittadini affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche, sia di natura fisica sia psichica e intellettiva, il cui grado minimo è stabilito da specifiche norme legislative.
Le malattie e le menomazioni per cui si presenta domanda per il riconoscimento dell’invalidità non devono essere state riconosciute come invalidità per causa di lavoro, causa di servizio e di guerra, con le quali l’invalidità civile è incompatibile.

In genere i benefici sono distinti in base a 2 riconoscimenti sostanzialmente differenti:

Invalidità civile e handicap (disabilità)

L’invalidità è un tipo di riconoscimento, riguarda appunto le persone con menomazioni fisiche, intellettive e psichiche con una permanente incapacità lavorativa non inferiore ad un terzo come disposto dalla legge n. 118 del 30 marzo 1971.

Il riconoscimento dello stato di handicap, invece, è un’altra cosa: la definizione ci viene dalla legge 104/1992 che descrive la persona handicappata come “colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione” (art. 3 comma 1).

I due riconoscimenti (di invalidità e di handicap) seguono procedure simili ma distinte, con due visite mediche di accertamento diverse. In ogni caso consentono entrambi di avere particolari benefici a seconda della percentuale di invalidità o della definizione di handicap riportata sul verbale.
Entrambi i riconoscimenti sono gestiti da Inps a domanda e dopo verifica a visita presso le Commissioni mediche “integrate” Ausl competenti per territorio.
Per le domande è obbligatorio richiedere il rilascio del CERTIFICATO MEDICO TELEMATICO dal proprio medico curante.

Come leggere i verbali di invalidità civile

La percentuale d’invalidità riconosciuta determina i diritti e i benefici economici. La seguente tabella riporta gli intervalli delle percentuali e i corrispondenti benefici che si possono ottenere. Fino al 33% di invalidità civilie riconosciuta non è previsto nessun beneficio (anche di tipo assistenziale).

Le prestazioni ECONOMICHE Legate al riconoscimento di INVALIDITA’ CIVILE

Riportiamo di seguito la misura della prestazione economica riconosciuta e gli eventuali LIMITI reddituali per poterla percepire: (Anno 2024)
TUTTE le prestazioni di cui sopra sono erogate dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

BENEFICI Legati al Riconoscimento dello stato di Handicap: Legge 104/92

Cos’è la legge 104:
La legge 5 febbraio 1992 n. 104, più nota come legge 104/92, è il riferimento legislativo “per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. Principali destinatari della Legge 104 sono dunque i cittadini disabili, ma non mancano riferimenti anche a chi vive con loro, spesso caregiver di queste persone. Il presupposto è, infatti, che l’autonomia e l’integrazione sociale si raggiungono garantendo alla persona in stato di handicap e alla sua famiglia adeguato sostegno.
E questo supporto può essere sotto forma di servizi di aiuto personale o familiare, ma si può anche intendere come aiuto psicologico, psicopedagogico, tecnico.
La differenza fondamentale nella definizione dei Benefici è da individuarsi principalmente tra il riconoscimento del comma 1 o del comma 3 nel verbale di riconoscimento di handicap è legata al riconoscimento o meno per la persona disabile dello stato di gravità. (Art. 3 Comma 3).
È abbastanza semplice, quindi, intuire che il riconoscimento di un comma, oppure dell’altro all’interno del verbale d’invalidità, dà diritto ad agevolazioni differenti.

Elenchiamo sinteticamente le agevolazioni per persone disabili con Legge 104 art. 3 comma 1.

Ammortizzatori sociali

Chi rientra nel comma 1 non ha diritto a provvidenze economiche e indennità specifiche che, invece, sono previste per gli invalidi civili, o per chi presenta certificazione di cecità civile o sordomutismo.
Tuttavia, nella dichiarazione dei redditi è possibile detrarre i contributi previdenziali e assistenziali, sempre nella misura del 19%, che sono stati versati per babysitter e badanti per servizi domestici e assistenza personale e familiare.

Spese mediche e assistenza specifica

La normativa prevede che possono godere della deduzione delle spese sostenute per prestazioni mediche generiche e per l’assistenza fisica prestata da parte di personale specialistico (anche fisioterapisti), sia persone con handicap sia i diretti interessati che i familiari che li abbiamo a carico fiscalmente.

Agevolazioni lavorative nella pubblica amministrazione

L’art. 21 della Legge 104/92 stabilisce che alla persona con handicap (anche senza connotazione di gravità), con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla Legge 10/08/1950 n. 648, che è stata assunta da enti pubblici come vincitrice di concorso, spetta il diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e precedenza in sede di domanda di trasferimento.

Acquisto sussidi tecnici informatici

Le agevolazioni, nel caso in cui al certificato di handicap o invalidità sia associato anche una specifica prescrizione, valgono anche per l’acquisto di sussidi informatici tramite l’applicazione dell’IVA agevolata. La spesa potrà essere poi detratta nella dichiarazione dei redditi. Rientrano in questa categoria, per esempio, computer, telefono con vivavoce, sussidi che permettono l’elaborazione grafica o scritta e tutto quello che possa migliorare lo stato di handicap da cui è affetto il disabile per rendere più agevole la sua condizione rapportata alla vita quotidiana.

Acquisto/erogazione ausili medici

All’acquisto di ausili destinati a persone invalide, è applicata l’IVA agevolata al 4%, in alcuni casi, inoltre, è possibile detrarre la spesa nella dichiarazione redditi nella misura del 19%.
In aggiunta, per gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti, dietro specifica prescrizione medica, è prevista l’erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale di protesi, ortesi e ausili correlate al tipo di minorazione accertata.

Vediamo di seguito le agevolazioni previste per persone disabili con Legge 104 art. 3 comma 3 (connotazione di gravità):

Agevolazioni settore auto

Sui veicoli destinati alle persone con disabilità motoria, intellettiva o sensoriale (sordi e ciechi) sono previste una serie di agevolazioni, differenti secondo la percentuale d’invalidità, della patologia e del reddito per cui rimandiamo alla pagina dedicata all’interno del nostro speciale Guida alle agevolazioni fiscali disabili.
Nello specifico di certificati di invalidità con Legge 104/92 art. 3 comma 1 queste agevolazioni consistono nell’applicazione dell’IVA al 4% al momento dell’acquisto, nella detraibilità del 19% della spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi e nell’esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione.

Permessi lavorativi retribuiti

Tre giorni di permesso mensile retribuito sia per la persona con disabilità sia ai lavoratori che assistano un familiare con handicap grave (incluse le unioni civili e le convivenze di fatto).

Congedi di due anni retribuiti

Possibilità per il coniuge ed i parenti entro il 2°grado di parentela e affinità, di fruire di un congedo straordinario retribuito fino ad un massimo di 2 anni anche frazionabile.

Ausili

Gli ausili destinati a persone invalide godono dell’applicazione dell’IVA agevolata al momento dell’acquisto e, in taluni casi, la spesa sostenuta può essere detratta, nella misura del 19%, in sede annuale di dichiarazione dei redditi.

Spese per l’assistenza personale e domestica

Agevolazione fiscale per le spese sostenute per le badanti e le colf.

Detrazioni per familiari a carico

Possibilità di elevare le detrazioni fiscali Irpef per ciascun soggetto a carico con riconoscimento dell’Handicap.

Prepensionamento

I lavoratori con invalidità superiore al 74% o sordi, hanno diritto a richiedere, per ciascun anno effettivamente lavorato, due mesi di contributi figurativi (fino ad un totale di cinque anni) utili ai fini pensionistici. Il verbale di cui è in possesso non è sufficiente per accedere a questi benefici in quanto non evidenzia la percentuale di invalidità.
Ulteriori agevolazioni sono inoltre previste in termini di anticipazione Pensionistica per soggetti che assistono familiari conviventi e che rientrano in particolare categorie di lavoratori: (es: precoci, Ape Social).

Possibilità di esprimere preferenza nella scelta della Sede di lavoro
Rifiuto al trasferimento

La normativa vigente prevede che il lavoratore che assista un familiare con handicap genitore e il lavoratore disabile non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede.
Contrassegno invalidi per la circolazione e la sosta
Le “persone invalide con effettiva capacità di deambulazione impedita, o sensibilmente ridotta” (art. 381, DPR 495/1992) e per i non vedenti (DPR 506/1996) è possibile ottenere, il cosiddetto “contrassegno disabili” o “contrassegno arancione”. Per il rilascio del contrassegno l’interessato deve richiederlo espressamente in sede di visita medica Ausl/Inps .

Contributi per l’eliminazione delle barriere in casa

La normativa vigente prevede che per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti, le persone con disabilità possano richiedere un contributo al comune dove è sito l’immobile. La richiesta di contributi deve essere presentata prima dell’inizio dei lavori. Il contributo è liquidato dopo l’esecuzione dei lavori e la presentazione del rendiconto delle spese sostenute.
Per qualsiasi dubbio, domanda e/o approfondimento su una materia così articolata e particolare, i nostri Uffici Cia e Patronato Inac sono a vostra disposizione per precisazione o analisi di casi specifici.

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